Sunday, December 30, 2007

s.l.05

Alle profondità sonore. Che vibranti mi contengono.
All’oscurità. Che nelle discese libere mi frena.
Alla luce. Che ritorna
a poco a poco in fasci, come raggi
di bicicletta al sole, mentre divento liquida
senza possesso alcuno, lascio alla mia carne
il piacere di disfarsi
e rimango
fatta di un solo battito d’amore, che da voce
al tuo saluto:
“ciao mare!”

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