Wednesday, December 23, 2009

visitate il nuovo blog

www.laclaquegenova.blogspot.com

Tuesday, November 24, 2009

giovedì 26 novembre 2009
h_22,00. Vico San Donato 9, angolo vico dei Biscotti



Il chitarrista dei Massimo Volume ha appena pubblicato il suo nuovo disco 'Tanto Non Arriva' e lo porta in tour con quattro fiati. Apriranno le delicate canzoni dei Rice On The Record.
Tutte le settimane disorderdrama.org porta grandi nomi alla Claque. Non mancate!
La crema della musica underground fa tappa a Genova nella splendida cornice della terza sala del Teatro Della Tosse. Un ambiente speciale e particolare, per gustare al meglio le performance dei migliori artisti in tourneè in Europa.


Wednesday, November 18, 2009


giovedì 19 novembre_h 22,00

inaugurazione della stagione off de La Claque del Teatro della Tosse

ospite Lisa Papineau (ex voce degli Air)

vicolo San Donato, angolo vico dei Biscotti_Genova
ingresso 7 €



Wednesday, October 21, 2009

tichitichi tichità
la sento così la pioggia
tichitichi tichità
la sento così e mi strugge
il suo volo contrario
come il mio
il suo ticchetio
stormo in picchiata
verso la terra fradicia
tichitichi tichità
la velleità di chi sa perdere
quota come ascesa
verso il basso più profondo
tichitichi tichità
l'acrobazia
tichitichi tichità
come la mia, la pioggia.

Monday, October 19, 2009

perdo tempo, tanto tanto
dietro te che tanto
forse neanche esisti.
faccio l'amore con te
di giorno
faccio l'amore con te
di notte
faccio l'amore con te
su marte
faccio l'amore con te aspettando
in silenzio
l'ologramma di te che un giorno
farà l'amore con me
e perdo tempo, tanto tanto
accumulando in soffitta i tuoi bagagli
per i prossimi viaggi
quante partenze, quante lacrime
quante date di rientro mancate
sono solo una bambola di stoffa
usurata dall'insolente andirivieni dei tuoi passi
assordata dallo sbatter dei tuoi tacchi.
Ciao generale
quanto ti piace comandare
quanto ti piace illudermi che mi posso salvare
Ciao generale
vado su per le scale
alzandomi la gonna tra topi e sacchi
non è rimasto niente da mangiare
in qualche modo devo pur guadagnare.

Tuesday, October 6, 2009

2 novembre

poi di colpo non c'eri più
c'erano gli altri, ma tu no
in un colpo solo
le manine piccole, perse per sempre.
La pancia vuota di dolore
produce note di silenzio, ora
produce musiche che non voglio ascoltare
distorco, distruggo,distorco.
Ti volevo solo amare, abbracciare, nutrire
e restano vuote le braccia
solo arti, stampelle.
volevo cantarti una canzone
ripararti dal freddo, cullarti.
Se non mi vuoi nemmeno io ti voglio
se mi fai male fagiolo di sangue
di tre foglietti appena
per te non c'è posto,
ma visto che a odiarti non riesco
vieni a trovarmi in un sogno
facciamo pace.

Thursday, August 27, 2009

ELOISA

chiamo dio a testimone che se Augusto stesso, imperatore dell'universo, mi avesse fatto l'onore di offrirmi il matrimonio e mi avesse assicurato il perpetuo possesso di tutto il mondo, mi sarebbe parso più caro e più degno essere la tua puttana piuttosto che la sua imperatrice

Monday, August 3, 2009

In quanto esseri umani, superiamo il nostro piccolo e limitato io e raggiungiamo uno stato onnicomprensivo, in cui i nostri cuori possano sentirsi in comunione con l’infinità dell’universo.

Daisaku Ikeda

Saturday, August 1, 2009

diceva il bambino alla sua mamma:
non posso ancora scendere dal cielo, tutto intero
diceva la mamma al suo bambino:
non ti preoccupare per me, piccolino

Saturday, July 18, 2009

_mancanze_00

silenzio di sale
labbra che si aprono, come l'asfalto
d'agosto
mancano coraggio e verità
mancano voglia ed onestà
manca la gioia, manca l'amore
manca tutto

Monday, May 11, 2009

R.E.D.#-1

quanti rigiri di parole
per dire facciamo l'amore.

Wednesday, April 15, 2009

DOMANDE

mi chiedo spesso se ho rinunciato
oppure scelto.
Tu te lo chiedi mai?

Tuesday, April 14, 2009

NOPASSWDn°0





# english version below
NOPASSWD prenderà vita a genova dal 7 al 14 Maggio 2009.

Nopasswd !! : vale a dire innanzitutto accessibilità, responsabilità sociale, cooperazione, autogestione .

Un metodo di investigazione e di ricerca, quasi una filosofia, dal format contemporaneo e temporaneo.

Il format del festival ci permette infatti di comportarci come una sorta di cellula terroristica, a differenza della quale il territorio diventa non solo un rifugio temporaneo ma un luogo con cui interagire, da cui captare ogni minimo segnale o lasciarsi più passivamente influenzare per stimolare l'avvio di vecchie e nuove sinergie.

Durante questi sette giorni gli artisti, italiani ed internazionali, segnalati dalla direzione artistica di nopasswd in maniera totalmente indipendente ed in collaborazione con noti spazi no profit attivi nel panorama nazionale ed internazionale dell'arte contemporanea, insieme a curatori e critici, svilupperanno i progetti da essi stessi proposti in diverse modalità.

Gli artisti selezionati che parteciperanno a nopasswd sono :

Bruno Bresani + Andromeda Rodriguez e Sara Herculano con il progetto Crossing, Carlo Steiner con Buone Nuove, Cosimo Veneziano con The Drowning People, Giulia Cilla con Entre Dos Aguas, Giulio Delvè [ expòsito ]con Il Superfluo è Necessario, Ideanna Pollec Dedalonic ( The Grossi Maglioni Magic Duo + Marcella Fanzaga + Stefania Rossi ) con Ideanna Pollec Dedalonic workshop ed eventi performativi, Guido Affini + Fabrizio Basso con Rec and Play ( sul filo dell'orizzonte ), Konstantinos Antonios Goutos [video]Flâneu®`s con walk through stereotypes und superlatives of the city of genova, Liquid Cat con Hazmat, Neno Belchev [ uqbar ] con Parachuting Rats, Stefano Romano con Spostamenti/Movements.5 i rolli di genova, Urduja Manaoag con Tags .

I curatori selezionati che parteciperanno a nopasswd sono :

Denis Isaia con Cosa Ho Visto di Bello di : interessi e passioni del XXI sec. ,

Katia Baraldi con il progetto curatoriale Io che sono sempre altri che comprende i progetti di Emanuela Ascari + Maria Vittoria Perrelli + Radice Quadrata ( Valentina Vetturi + Anna Lovecchio ).

Nerina Ciaccia e Keti Shehu con Artemia's Mobile Desk.

Special Project _Elisa D'Andrea con stepbystep sound design by Guido Affini, 1:1projects Roma.

Saranno presentati anche altri progetti ancora da definirsi ;-)

Lo scopo comune di tutti i progetti selezionati è quello di interagire con la mappa spazio/temporale e sociale appositamente disegnata ed immaginata all'interno del centro storico genovese ed in alcuni casi specifici anche oltre i perimetri della mappa.

Si può dire infatti che nopasswd si avvicina per vocazione ad una ºTAZ.

La scelta di concentrare un'alta densità di stimoli in un breve lasso di tempo é quindi intrinsecamente legata al format che abbiamo scelto, e di cui ci assumiamo i rischi intellettuali.

I progetti proposti durante nopasswd, per prerogativa stessa del festival, saranno tutti esclusivamente low-budget.

Azioni e performance sviluppate dagli artisti coinvolgeranno abitanti, lavoratori e locali commerciali del centro storico genovese nonché le strade dello stesso, animandole con azioni e performance di arte contemporanea.

Nopasswd si definisce non tanto per affermazioni quanto piuttosto per negazioni, é una logica dell'assenza e della negatività.

Preferiamo riflettere per fratture e buchi neri, come se avessimo preso una botta in testa e dovessimo ricominciare da capo.

Non si tratta però di una tabula rasa, appunto a causa di un retaggio che di tanto in tanto e un pò a sproposito affiora.

Dunque non é tutto da rifare quanto piuttosto da rileggere.

Nopasswd é un'operazione di ripensamento delle strutture esistenti, interne od esterne che siano, istituzionali quanto autonome, attraverso un'esperienza di confronto diretta.

Ogni giorno delle settimana vi sarà un ampio spazio dedicato al dialogo, durante il quale potranno nascere collaborazioni, collettivi provvisori e dove si potrà iniziare anche un eventuale processo di smembramento e trasformazione dello stesso festival.

Nopasswd é il tentativo di creare un territorio fertile, un luogo dove porsi delle domande, questionare la nostra contemporaneità da un punto di vista totalmente presente e privo di nostalgia perché dimentica subito quello che ha imparato o appena fatto; un pò come un anziano affetto dalla sindrome di alzheimer cerca in continuazione delle strategie di sopravvivenza e deve

altrettanto continuamente riformulare e decodificare se stesso come tutto ciò che lo circonda.



Gli incontri ed i dialoghi si terranno nel Laboratorio Sociale Autogestito Buridda in via Bertani 1, che ospiterà nopasswd per tutta la sua durata , dal 7 al 14 Maggio 2009. Ci sembrava importante che nopasswd nascesse a genova, in una realtà particolarmente intrisa da una logica dell'antimemoria, dell'andi-rivieni, insomma, una logica da città portuale. Dove le cose accadono eppure é come se fossero nel contempo altrove.

All'interno del Laboratorio Buridda sarà adibito un campo base, luogo completamente aperto al pubblico, il quale sarà spazio di confronto, di dibattito ed al contempo quartiere generale con la principale funzione di divulgazione delle operazioni che si stanno svolgendo sul territorio, tramite una bacheca virtuale visionabile sia in questa sede sia online sul sito www.nopasswd.com.

Non vi sarà modo di sapere né data certa, né ora sicura, né luogo prestabilito in cui accadrà l'evento, se non connettendosi in rete e mantenendo un contatto attivo con il festival iscrivendosi sul sito: www.nopasswd.com ad una mailinglist o SMSlist.



Nopasswd vuole essere la prova dell'esistenza di un'intelligenza mobile e viva sul territorio, capace di scatenare reazioni, dibattiti, azioni, senza password d'accesso!

Un'occasione per artisti, curatori e critici di mettersi alla prova, per mettersi in discussione, per inventare una comunità provvisoria e dare vita ad un'entità nuova, fluida.

Nopasswd si propone inoltre di creare uno spazio non definito, provvisorio, dissolvendo i confini tra pubblico e privato tramite l'esperienza diretta di azioni artistiche e di mettere in atto un esperimento di totale autogestione delle responsabilità sociali da parte degli artisti come individui all'interno della società contemporanea.

Il progetto si pone come obiettivo quello di proporre agli artisti, curatori e critici coinvolti una temporanea esperienza di indipendenza dalle proprie attitudini imprenditoriali e divenire una entità sinergica e attiva, indipendente da percorsi gerarchici e consequenziali prestabiliti all'interno del sistema, per i sette giorni di durata di nopasswd.



Uno dei contenuti di nopasswd, oltre la responsabilità sociale, l'indipendenza e l'autogestione, è un particolare *modello di reperibilità delle risorse necessarie all’evento che si manifesta attraverso il coinvolgimento sociale, la solidarietà culturale ed il baratto. Per noi di nopasswd é prioritario che il festival sia per i genovesi e li coinvolga attivamente nella fruizione del festival quanto pure nel processo, a questo proposito abbiamo formulato una strategia di interazione attraverso un modulo di adesione. Ad esempio una delle richieste di nopasswd, specificatamente rivolta ai genovesi !! , è quella di ospitare gli artisti . Questo ovviamente, oltre a dare un sostegno in termini logistici a nopasswd, essendo una manifestazione completamente no profit, da la possibilità ai genovesi di vivere in prima persona il contatto con quelle figure che andranno ad agire attraverso l'arte contemporanea sul loro territorio ed instaurare così delle relazioni personali, rendendosi, consapevolmente o meno, protagonisti del processo creativo. Cercando di attivare un dialogo tra strutture differenti (per filosofia piuttosto che per statuto sociale e/o istituzionale) e volendo parlare ad un pubblico eterogeneo (adetti ai lavori e non) ci siamo confrontati con la questione del linguaggio e dell'accessibilità di quest'ultimo. Abbiamo ritenuto importante adottare un linguaggio senza codici per i non addetti ai lavori, pur fornendo lo spettatore di tutti gli strumenti necessari a poter decodificare e contestualizzare un'operazione come nopasswd.

Nopasswd é un festival no profit. Abbiamo deciso di complicarci le cose non tanto per essere coerenti bensì per sfatare un tabù ed ancora una volta poterci permettere il lusso di rimettere le cose in questione.

I networks solidali nascono, scompaiono e si riformano altrove.

Questo é un il tentativo di creare un terreno fertile affinché ciò possa verificarsi in un luogo fisico specifico, con un doppio movimento nei confronti della realtà locale di una città come Genova e nel contempo di un paese come l'Italia e contemporaneamente intrecciando collaborazioni internazionali e sulla rete.





*Il modello di reperibilità delle risorse è un semplice modulo nel quale vengono elencate le diverse possibilità di adesione .

Il modulo và compilato a seconda delle proprie possibilità e preferenze .

È reperibile online all'indirizzo :

http://www.nopasswd.com/search/label/modulo%20di%20adesione .Il modulo va successivamente inviato all’indirizzo e-mail: npsswdfestival@gmail.com .





º (TAZ) :Temporary Autonomous Zones (TAZ).

Semplificando una TAZ può essere vista come un’isola, non necessariamente fisica , di territorio liberato dalle logiche di dominio economico e mentale capitalista. Una TAZ può apparire, e rapidamente dissolversi. A differenza

delle TAZ le produzioni estetiche indipendenti, come nopasswd tentano di attivare un dialogo con la società nella quale si trovano ripensandone e decostruendone però i meccanismi.





# english version



NOPASSWD will come to life in genoa from the 7th to the 14th of May 2009.

Nopasswd !! : this means above all accessibility, social responsibility, co-operation, self-management.

A way of investigating and researching , almost a philosophy, with a contemporary and temporary format.

The format of the festival allows us to act as a kind of terrorists cell. The difference is that in this case the territory becomes not only a temporary shelter but a place with which one can interact, from which one can capture every slight signal or let oneself be passively influenced in order to stimulate the beginning of new and old synergies.

During the 7 days of the nopasswd experience , the invited artists , curators and critics italian and international , ( pointed out by the artistic direction of nopasswd in collaboration with well-known no profit spaces in the contemporary art world ) will develop their own suggested projects in various modes.

The selected artists that will participate to nopasswd are :

Bruno Bresani + Andromeda Rodriguez and Sara Herculano with the project Crossing, Carlo Steiner with Buone Nuove, Cosimo Veneziano with The Drowning People, Giulia Cilla with Entre Dos Aguas, Giulio Delvè [ expòsito ]with Il Superfluo è Necessario, Ideanna Pollec Dedalonic ( The Grossi Maglioni Magic Duo + Marcella Fanzaga + Stefania Rossi ) with Ideanna Pollec Dedalonic workshop ed eventi performativi, Guido Affini + Fabrizio Basso with Rec and Play ( sul filo dell'orizzonte ), Konstantinos Antonios Goutos [video]Flâneu®`s with walk through stereotypes und superlatives of the city of genova, Liquid Cat with Hazmat, Neno Belchev [ uqbar ] with Parachuting Rats, Stefano Romano with Spostamenti/Movements.5 i rolli di Genova, Urduja Manaoag con Tags .

The selected curators that will participate to nopasswd are :

Denis Isaia with Cosa Ho Visto di Bello di : interessi e passioni del XXI sec. ,

Katia Baraldi with the curatorial project Io che sono sempre altri that includes projects by Emanuela Ascari + Maria Vittoria Perrelli + Radice Quadrata ( Valentina Vetturi + Anna Lovecchio ).

Nerina Ciaccia and Keti Shehu with Artemia's Mobile Desk.

Special Project _ 1:1projects Roma.

Other projects that still need to be defined will be presented ;-)

The common aim of all the presented projects is to interacting with the social time/space map imagined by nopasswd within the historical centre of Genoa and in a few specific cases even crossing over the established boundaries .

In-fact it can be said that nopasswd is vocationally close to a ºTAZ.

The choice of concentrating a high density of motivating forces in a short space of time is strictly connected with the format that we have chosen, and of which we take the intellectual risks.

All the nopasswd's projects will be low-budget , as this is one of the propositions of the nature of the festival .

Action and performances will develop involving local people , workers , shops of the historical centre ... the streets will come alive with contemporary art actions.

Nopasswd defines itself not so much through affirmations as it does through negations, it's a logic of absence and negativity.

We prefer to think through fractures and black holes, as if we had hit our heads and we had to start all over again.We are not talking about a blank sheet, because of the background that from time to time unwillingly surfaces.

So it is not so much that we have to "re-do", rather than "re-read".

Nopasswd is a way of re-thinking the operating of the existent structures within or outside the system, both institutional and independent, through an experience of direct comparison.

Every day of the week there will be a conspicuous space dedicated to the dialogue between artists , curators and critics invited , during which group exhibitions and collaborations could arise , and where possibly the actual festival could be transformed and dismembered .

Nopasswd is an attempt to create a fertile territory, a place where one questions oneself and our state of being contemporary from a totally "in-the-moment" point of view and devoid of nostalgia ...... as if we had forgotten what we have just learned or done; a bit like an elderly with alzheimer disease who continually try to find survival strategies and has to reformulate and decode himself and everything that surrounds him.

Nopasswd will happen from the 7th to the 14th of May 2009 in the Laboratorio Sociale Autogestito Buridda in Bertani street n°1 where the meeting and dialogues will be held.

We thought it was important that nopasswd blossomed in genoa, in a reality that in particularly saturated with a logic of forgetfulness, a coming and going, a logic that belongs to port cities, where things happen yet at the same time they appear to be somewhere else.

Within the Laboratorio Buridda a base camp will be created which will be a meeting and debate point , and at the same time " general quarters" with the main role of divulging the operations in process held on the territory .

The base camp will be completely open to the public that will be constantly kept up to date , thanks to a virtual notice - board that will be accessible both at the base camp and online : http://nopasswd.blogspot.com .

This will allow the public to take part in the movements of the artists , critics and curators , thus becoming completely part of the process that produces the realization of the work or action .

Therefore , the only way to know where and when the event will take place , is to go online and keeping an active contact with the festival via web-sites mailing-list or SMSlist .

Nopasswd aspires to be : - the proof of the existence of a lively and mobile intelligence on the territory , able to set off reaction , debates , actions , without the need of an admission password !

- an opportunity for artists , curators and critics to test themselves , to be brought into question , to invent a temporary community and to bring to life a new , fluid entity .

Nopasswd aspires to : - create a non-defined temporary space , dissolving the borders between the public and the private trough the direct experience of artistic actions ... acting out an experiment of total self-management, of social responsibilities on behalf of the artists within society.one of the aims of the festival is to be a temporary experience of independence from one's own entrepreneurial aptitude , to give more value and space to the subject matter of the artistic action and dialogue and to become during that week a synergistic entity , active and separated from hierarchical paths that seem pre-established within the system .



One of the contents of nopasswd, besides social responsibility, independence and self-managemetn is a particular *resources and allotment asset availability model that is necessary for the event and that becomes apparent through social involvement, cultural solidarity and barter.

It is a priority for nopasswd that the festival be for the genoese population and that they be actively involved in the enjoyment and in the "making" process ( regarding this point we have thought of an interaction-strategy through an "assent application form").

An example of this is that one of the requests, specifically addressed to the people of genoa, is to give hospitality to the artist and the curators,

Being nopasswd a no profit festival this will absolutly be an help in terms of board and lodging costs, a pleasant side effect will be that in this way you will have the chance to be directly in contact with who will act through contemporary art on your territory and therefore establish personal relationships, becoming, consciously or not, part of the creative process.

Trying to start a dialouge between structures that have different philosophical approach and different kinds of social/institutional status and with the will to talk to a vast audience, we have taken into consideration the language issue and its accessibility.

We have thought it important to choose a language without codes that can be easily digested by the non-expert. We have nevertheless supplied the spectator with all the necessary tools that are needed to decode and contextualise an operation like nopasswd.

Nopasswd is a no profit festival. We have decided to make things complicated for ourselves not so much to be coherent, but to break down a taboo and once again to have the luxury of re-thinking and re-questioning matters.

Solidarity networks blossom, disappear and reappear elsewhere.

This festival is an attempt of create a fertile territory, in order to make it happen in a specific place, moving at the same time in the local reality of genoa, in italy and on the web, creating international link and collaborations.





*resources and allotment asset availability model is a simple form in which the different adhesion options are listed, the form should be filled in according to personal preferences and possibilities.

You can find it online at this address :

http://www.nopasswd.com/search/label/modulo%20di%20adesione .

The form must be sent to this e-mail address : npsswdfestival@gmail.com .





º (TAZ) :Temporary Autonomous Zones (TAZ).

A TAZ can be seen as an island, not necessarily physical, a territory free from economic, mental and capitalistic rules. A TAZ can appear and quickly dissolve.

As opposed to the TAZ, the independent aesthetical productions like nopasswd try to establish a dialogue within their society, but re-thinking and deconstructing its mechanisms.



Translation by Emily Osler

Wednesday, April 8, 2009

untitled

provavo dolore
e mi mancava,
come avessi sete
poesia fresca.
Da bere.

Tuesday, February 10, 2009

IL MIO PAESE

Il presidente del consiglio afferma che non gli "è stato permesso di salvare una vita" e vuole capire "CHI COMANDA?!"
Anch'io vorrei comprendere molte cose per non odiare, per portare con saggezza il peso di vivere in questo paese, IL MIO PAESE.
E leggendo questa intervista provo a riflettere e a darmi delle risposte, che purtroppo non ho ancora trovato.

CORRIERE DELLA SERA
APRILE 2005

L' INTERVISTA

Veronica Berlusconi: quel mio dramma e la scelta di andare a votare

«Non ne ho discusso con mio marito, non conosco il suo pensiero. Proibire certe tecniche favorisce la fuga all' estero»

In quattro anni di governo, Silvio Berlusconi ha citato di rado le opinioni della moglie Veronica e ancor più raramente riferendone il punto di vista su questioni di coscienza o politiche. Conosce il tipo e sa di non farle cosa gradita. Ieri invece, a sorpresa, il Cavaliere ha alluso a presunte divergenze domestiche a proposito del referendum sulla procreazione assistita, fissato per il prossimo 12 giugno. «Sulla data, non fatemi litigare con mia moglie» ha confidato a qualche interlocutore e subito Volontè, dell' Udc, ha chiarito che la data del referendum non si cambierà, giammai: né per Pannella né per Veronica. Ignara di essere (quasi) al centro di un dibattito politico, Veronica Berlusconi lo scopre per via del cronista e, questa volta, non tace. Accetta l' intervista, forse, anche per una ragione molto personale, un ricordo tra i più dolorosi della sua vita, un evento di cui non ha voluto parlare neppure nel libro a lei dedicato. Negli anni Ottanta, prima che nascesse la primogenita Barbara, Veronica si sottopose a un aborto terapeutico rinunciando al figlio che lei e Silvio Berlusconi avevano voluto. Decise di non averlo perché quel bambino non sarebbe nato sano. Di quella scelta lontana, e di molte altre cose, dal rimpianto per non poter partecipare oggi ai funerali di Giovanni Paolo II alla sconfitta delle regionali, parla in quest' intervista. Insomma, per via del referendum lei rischia un litigio in famiglia? «L' ultima cosa che vorrei, in queste ore dedicate al ricordo del Papa, è innescare una polemica, pubblica o domestica. In realtà, non è che mio marito ed io abbiamo molto discusso dell' argomento referendum e neppure io conosco davvero il suo pensiero. Perciò, posso parlare di me, di quel che sto facendo per formarmi un' opinione. Certo, mio marito è davvero un tipo speciale: con quella battuta su Veronica testimonial mi fa quasi sentire una in gara a "concorrenti allo sbaraglio". Sul tema delle biotecnologie e della procreazione assistita dibattono da tempo personaggi ben più illuminati di me». Andrà a votare il 12 giugno? «Andrò a votare. Questo referendum affronta questioni su cui è doveroso formarsi un' opinione. Mi sembra quasi di essere tornata agli anni Settanta, quando il diritto all' aborto diventò un argomento di discussione quotidiana. In questo caso, la quantità e qualità dei temi da affrontare è ancora più impegnativa, non c' è solo la negazione della vita, ma anche la vita e la malattia. Come allora, ci sentiamo tutti un po' impreparati. Negli anni Settanta, ricordo, la discussione sull' aborto ruppe quel muro di silenzio e di vergogna che opprimeva l' animo di una donna costretta a quella scelta. Nell' aborto non c' era soltanto il rischio di morire e la morte che dolorosamente si infliggeva, ma anche il silenzio, tremendo, che accompagnava la scelta e che veniva mantenuto: non si ama parlare di qualcosa che si è perduto». Perciò, in che modo si sta formando un' opinione? «Se si chiede a un cittadino di esprimersi su questi argomenti, credo che la prima, istintiva, reazione, sia di guardare alle proprie personali esperienze o di immedesimarsi in quelle degli altri. Per quanto mi riguarda, c' è un' esperienza personale che mi fa riflettere. Ho avuto un aborto terapeutico, molti anni fa. Al quinto mese di gravidanza ho saputo che il bambino che aspettavo era malformato e per i due mesi successivi ho cercato di capire, con l' aiuto dei medici, che cosa potevo fare, che cosa fosse più giusto fare. Al settimo mese di gravidanza sono dolorosamente arrivata alla conclusione di dover abortire. È stato un parto prematuro e una ferita che non si è rimarginata. Ancora oggi è doloroso condividere pubblicamente quell' esperienza, ma in un momento in cui tanti di noi si sentono immaturi, impreparati, rispetto alla conoscenza della legge 40, ai contenuti del referendum, ecco, sapere come andavano le cose venti o trenta anni fa, quando la scienza non era così avanti come oggi, potrebbe essere utile». Come sa, la Chiesa suggerisce di astenersi dal voto nel giorno del referendum. «Se da noi, in Italia, certe tecniche fossero proibite, si andrebbe all' estero e mi spaventa l' idea che altri Paesi, meno scrupolosi, potrebbero consentire qualsiasi cosa. Non andare a votare significa non voler affrontare il problema. Essere chiamati al voto, invece, impone di informarsi, magari in linea con le proprie convinzioni religiose, filosofiche o politiche. L' importante è non fingere che il problema non esista. Penso che in certe circostanze l' umanità debba sforzarsi». Come guarda alle biotecnologie? «Con speranza. Questo è fuori discussione. Ma siamo chiamati a rispondere a domande che riguardano la vita e la morte, la scienza corre veloce e per starle dietro occorre lavorare su noi stessi, darsi delle risposte». A proposito di risposte. Ha visto quanta gente è calata su Roma dopo la morte di Giovanni Paolo II. È anche questo un modo di cercare risposte? «Mi colpisce questa partecipazione fisica, quasi un ultimo abbraccio, questo desiderio di vicinanza. È un grande atto d' amore. Anch' io avrei voluto essere lì, in queste ore: mi è rimasta impressa la sofferenza del Papa degli ultimi anni, ogni volta che lo vedevo, in tv, sembrava quasi che il dolore fisico volesse negare lo spirito, che quel suo corpo malato gli impedisse di parlare, di esserci, lui che da giovane scriveva versi, che aveva fatto teatro. Invece, ogni volta, Giovanni Paolo II era più forte dell' impedimento. Ci ha insegnato a leggere il dolore fisico in maniera diversa, ci ha mostrato che la forza può accompagnare il dolore». Perché non sarà a Roma oggi? «Mi è stato spiegato che la basilica di San Pietro era già stracolma, i posti per le delegazioni ufficiali già assegnati. Parteciperò lo stesso, da qui». Sono giorni intensi, sotto i più diversi aspetti. Anche la politica ha offerto grandi novità. Come si giudicano, da Macherio, le regionali di domenica scorsa? «Silvio Berlusconi non era in campo, questa volta, non c' era la nave azzurra, in giro. La domanda da porsi, forse, è: le altre volte ha vinto lui o ha vinto il partito? e stavolta ha perso lui o il partito? Fosse un politico tradizionale, penserei anch' io che la sua parabola potrebbe dirsi conclusa. Ma non è un politico tradizionale e questo risultato elettorale non mi ha chiarito le idee. Certo, ci sarebbe da chiedersi se sia davvero giusto che ogni volta un uomo debba vincere "da solo", senza un partito dietro». A proposito di partito: come mai Barbara ha preferito non impegnarsi in Forza Italia? «Barbara sta cercando la sua strada, e la sua strada è studiare filosofia all' università del San Raffaele. È in una fase in cui sta maturando la futura visione di se stessa, non si sentiva pronta. Può darsi che più avanti scopra di essere portata per la politica, ma non ha ancora fatto scelte precise. Considero legittimo il suo desiderio di essere vicina al padre, le figlie vogliono sempre proteggere i padri, ma la politica può affascinare, e anche travolgere, una personalità ancora in formazione. Meglio aspettare». L' intervista finirebbe qui, ma non per Veronica Berlusconi. «Posso chiederle una cortesia?» dice mentre stiamo per salutarci. Prego. «Se mio marito, in futuro, dovesse chiamarmi in causa per difendere la Costituzione, la prego, non mi telefoni». Maria Latella LA COSTITUZIONE Se mio marito dovesse chiamarmi in causa in difesa della nuova Carta non mi telefoni IL MARITO La sua parabola è conclusa? Forse, se fosse un politico tradizionale, ma non lo è LA FIGLIA Per essere vicina al padre, Barbara voleva impegnarsi in FI. Conviene aspettare ancora TESTIMONIAL Io testimonial? Mi fa sentire quasi come se fosse una gara con concorrenti allo sbaraglio I FUNERALI Avrei voluto essere a Roma per il Papa ma mi hanno spiegato che non c' era posto

Latella Maria