Monday, July 26, 2010

si riparano danni
evitano le ferite
coltivano i sogni

si svuotano i sacchi
dispongono le carte
si leggono i segni

come l'amore comanda
si riparte da zero
lo si vorrebbe fare

con la coda ricolma
di discorsi a mezzo
di digressioni rozze

fatti di parto vivo
di aborti zitti zitti
di anatomie mentali

si crea il caos infine
dei telefoni muti
della voglia di dire

voltami la pagina
potami le ali viola
ricucimi ricuci

si evitano i sogni
riparano ferite
coltivano i danni

Saturday, July 3, 2010

guarda se ho lasciato l’orecchino

di giada con la clip, sul comò
vicino ai quaderni di Satie
guarda se ci sono i sandali
romani, vicino alla porta bianca
cerca il mio cappello rosso
forse in cucina, dove c’è il caffè
ricorda se stanotte ha cantato
la civetta, sull’ulivo storto a sinistra
se c’erano le lucciole nel prato
se i tuoi sogni nei miei
sono venuti alle tre e mezza in punto
se il mio nome esplodendo ha lasciato
schegge nel tuo cuore cavo
se le stelle da un velo coperte
si sono spente di colpo, se il blackout
ti ha piegato la mente, e finalmente riposo
come facessi la neve di nuovo, hai desiderato
la stessa vita di me
guarda il sorriso inciso nella carne, che si apre
da un seno all’altro, ferisce il petto
ma non piango, oggi no domani
forse un’altra volta
e ancora, ancora un’altra