Sunday, March 30, 2008

SOGNO 8 PASSI AVANTI

Otto passi avanti. Otto passi indietro.
Uno a destra tre a sinistra.
Lascio scivolare il piede, lo struscio lievemente.
È il fruscio dei miei passi, note che completano la danza.
Il mio uomo suda, il suo corpo suda.
Siamo archi, mantici, casse di legno che risuonano, siamo strumenti che vibrano poi… stop!
Siamo occhi che si fissano, l’universo dentro i bulbi, sboccerà una rosa rossa adesso.
La tengo con i denti.
La mordo la strappo la mangio, è rosa nella rosa.
La metto tra i capelli, flemmatica.
La piega del mio collo come avorio.
Mi volto.
Di scatto.
Ti fisso.
Anch’io ti voglio.
Siamo fuoco.
Corpi che bruciano.
Corpi che un giorno tiepidi si consoleranno.
Fatti di carne e di note.
Che sono stati acuti.
Sono stati corpi gravi, in adagio andanti.
Allegramente messi, come abiti d’estate.
Si sono stropicciati con il passare delle notti
e dei giorni.
Fino a ninnarsi piano piano
con un tango.

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