c’è sempre un perché ma non è dato sapere perchéci si fa sparpagliare il sangue, solcare la pelle, bestemmiare il cuore. Dividere le acque per poi lasciarsi ricoprire annegando veleggiare in vasche da bagno, quando sterminato il mare attende. Quando il cielo si dimostra, accontentati dallo squarcio di una bifora straziati e pavidi sottilmente scivoliamo tra le briciolepochi passi, piccoli, veloci in cerchio.C’è sempre un perchéma non mi è dato sapere perchéla notte, mentre tutti dormono, io no.
Monday, January 18, 2010
Posted by elisa at 9:52 PM
Labels: versi liberi
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2 comments:
attingiamo Goccie di Luce dall'Interiore nostro Profondo.. senza neanche tentare d'immergersi Interamente..
Alle profondità sonore. Che vibranti mi contengono.
All’oscurità. Che nelle discese libere mi frena.
Alla luce. Che ritorna
a poco a poco in fasci, come raggi
di bicicletta al sole, mentre divento liquida
senza possesso alcuno, lascio alla mia carne
il piacere di disfarsi
e rimango
fatta di un solo battito d’amore, che da voce
al tuo saluto:
“ciao mare!”
grazie Luce
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