Mi sono svegliata in questa stanza
certo che non è mia!
Non ci sarebbe un fucile sul camino
i tuoi occhiali nel cassetto
ed una foto di Totò.
Non è quest’ordine che mi appartiene
ma ti appartengo io
-stanza-
almeno fino a quando l’uscio
darà il tonfo alle mie spalle
ed io, come l’onda ferita dalla prua della nave
svanirò schiumosa tra i calcinacci
dei tuoi muri crepati.
Saturday, March 8, 2008
ORESTIADI 2003
Posted by
elisa
at
4:23 PM
Labels: versi liberi
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